Generazione T(ablet)

 

Il tablet strumento di apprendimento

Grazie al tablet la formazione e l’apprendimento stanno attraversando un nuovo periodo di grandi cambiamenti. Dall’e-learning si sta rapidamente passando al Mobile-Learning.

Il tablet è uno strumento didattico e di apprendimento perfetto. E’ collaborativo, compatto e maneggevole e soprattutto sempre connesso e in grado di collegare l’utente (bambino – ragazzo – studente) ad un mondo ormai diventato, grazie alle nuove tecnologie, globale. Il tablet non è una semplice alternativa al PC ma una opportunità grande per sperimentare nuovi approcci e nuove metodologie didattiche ma soprattutto nuovi metodi di apprendimento.

L’utilizzo dei tablet può essere indirizzato e concretizzato in un ventaglio molto ampio di attività didattiche possibili, di cui un elenco sommario può essere:

  • Adozione di libri di testo digitali. Molti i vantaggi, la possibilità di regolare la grandezza del carattere e la sua leggibilità, la presenza di contenuti multimediali quali video o musiche o parlato, la presenza di contenuto interattivo, la possibilità di avere strumenti compensativi per i dislessici.
  • Uso di programmi didattici. Esiste ormai un ampio catalogo di software, di applicazioni già disponibili sui vari store dei vendor e relativi a piattaforme di sistema operativo diverse come iOS, Android, Windows, etc., per le diverse discipline, in grado di catturare l’ interesse, di mantenere viva l’ attenzione di bambini e ragazzi.Programmi per l’apprendimento della matematica che interagiscono con l’alunno, programmi per l’alfabetizzazione utili per le fasce di età più piccole, programmi per l’apprendimento di lingue straniere con dizionari e soprattutto con la possibilità di avere il parlato.
    In genere tali software adottano un modo ludico per condurre ad un più acceso interesse e rapido apprendimento, utilizzando giochi, quiz e sfide di vario genere. Importante anche l’arricchimento di suoni e immagini rispetto al normale testo e soprattutto alla interattività, alla capacità del programma di rispondere alle azioni dell’utente.
  • Internet. Punto di forza del tablet come strumento di apprendimento è la sua connettività che rende possibile in ogni luogo e momento non soltanto l’accesso all’informazione ma anche l’apprendimento perché permette di condividere contenuti tra gruppi di lavoro, di analizzare i dati, accedere e interagire in modo immediato con biblioteche e documentazione online.
    I tablet con il sistema Android sono l’ideale per navigare sul web. Tale nuovo e rivoluzionario sistema operativo creato da Google è solido e riduce al minimo i rischio di virus e malware, e offre migliori perfomance.
  • Multimedia. I tablet offrono la possibilità di vedere filmati e ascoltare musica.
  • Creatività. Grazie ad alcuni software e allo schermo tattile, il tablet si può trasformare nella tastiera di un pianoforte, dove l’ utente può suonare e vedere la sua musica scritta direttamente sul pentagramma.
    Oppure il tablet si trasforma in una tela per dipingere, dove il bambino, il ragazzo traccia forme e colori direttamente con le dita, operazione completamente diversa rispetto a quella che si compie con un mouse.
  • Disabili. Lo schermo tattile rappresenta uno strumento prezioso per alcuni tipi di disabilità motorie che rendono difficile l’uso del mouse. Anche la tastiera su schermo può essere ingrandita secondo necessità. Per problemi di dislessia si possono ingrandire i testi semplicemente e immediatamente con un movimento delle dita senza essere costretti a cambiare impostazioni.

Il Tablet in Oncoematologia Pediatrica
I volontari rappresentano delle figure fondamentali di accompagnamento dei bambini e delle loro famiglie durante il percorso di cura. La loro presenza assicura uno spazio di gioco, di ascolto e di distrazione durante le attese in DH e i ricoveri in reparto. I bambini sottoposti a trattamenti chemioterapici, a causa della compromissione del sistema immunitario, devono rinunciare a molti momenti di condivisione e di relazione tra pari (impossibilità di frequentare la scuola, luoghi affollati etc). Al fine di mantenere inalterata la loro capacità relazionale e di rendere l’esperienza dell’ ospedalizzazione meno traumatica possibile, da molti anni un numero sempre maggiore di volontari offre ogni giorno ai bambini una serie di attività diversionali di accompagnamento e di sostegno alle pratiche cliniche, rappresentando inoltre uno dei pochi momenti di interazione possibili.
Giochi di società, di movimento e laboratori ludico espressivi, sono ormai ampiamente avviati ma sempre di più i bambini richiedono l’ausilio di strumenti tecnologici-informatici per il loro svago e il loro intrattenimento.
La nuova generazione ha una naturale attitudine e propensione per tutto ciò che è tecnologico e innovativo e il tablet rappresenta uno dei più recenti strumenti di comunicazione multimediale. La sua versatilità e le sue innumerevoli potenzialità d’uso, consentono un utilizzo assai diversificato e il raggiungimento di finalità diverse e personalizzate.

Soggetti e metodi
Il progetto coinvolgerà i bambini ricoverati presso l’U.O. di Oncoematologia Pediatrica di Palermo con una età compresa dai 3 ai 18 anni.
Il progetto pilota avrò la durata di un anno.
Sono previsti quattro incontri settimanali, in cui nostri volontari appositamente formati, offriranno con l’ausilio del Tablet uno spazio di gioco ai bambini ricoverati.

Gli incontri saranno così distribuiti:
Due mattine e due pomeriggi, ogni settimana, con incontri della durata di due ore. Durante questi incontri i bambini potranno relazionarsi con i volontari e apprendere l’uso del Tablet utilizzandolo in tutta sicurezza grazie alla costante presenza dell’adulto volontario. Le attività proposte ( gioco, studio etc), verranno costruite in base alle caratteristiche del bambino, l’età, le competenze tecnologiche di base, la disponibilità al gioco o ad altre attività educative e le condizioni di salute. Tutto questo verrà monitorato e progettato insieme all’ amministratore di rete e allo psicologo di reparto.

Finalità ed esiti attesi:

  • Migliorare le competenze tecnico-informatiche del bambino
  • Offrire una diversificazione delle attività proposte in reparto al fine di coinvolgere un numero sempre maggiore di bambini
  • Migliorare la qualità di vita del bambino durante la degenza
  • Costruire un “ponte aperto” tra la vita in ospedale e quella di tutti i giorni al di là della malattia
  • Migliorare la percezione del bambino dell’ambiente ospedaliero, vissuto in maniera meno ostile, non solo come fonte di sofferenza legata alle cure ma anche luogo in cui sperimentare relazioni sicure
  • Costruire relazioni efficaci