FORMAZIONE VOLONTARI 2025

Anche quest’anno si è conclusa la formazione permanente dedicata a tutti i volontari dell’Associazione ASLTI,  un momento molto atteso  e carico di aspettative per tutti.  

PerchĂŠ formazione permanente e perchĂŠ con uno psiconcologo:

La formazione dei volontari è una tappa fondamentale per ogni Associazione, ancor piĂš della ricerca e selezione dei volontari stessi. È fondamentale per creare in ciascun volontario consapevolezza del proprio ruolo, dei propri limiti ma anche delle tante possibilitĂ  di intervento . Non può esaurirsi con il corso di base che ogni volontario deve seguire al suo ingresso in associazione ma deve continuare con un costante tutoraggio e monitoraggio e con degli incontri programmati che vadano a rinsaldare il gruppo, il senso di appartenenza, la motivazione, l’elaborazione dei vissuti attraverso la condivisione e il potenziamento delle competenze relazionali necessarie nella relazione con l’altro. La formazione continua non è e non può essere una opzione ma un investimento fondamentale per ogni ODV. 

Per il 2025 sono stati organizzati 3 incontri di formazione permanente. I volontari Aslti sono stati divisi in due gruppi e sulla scorta dei bisogni formativi rilevati nella sessione dell’anno precedente, sono stati affrontate diverse tematiche

1- L’empatia e l’ascolto attivo

2- Il lutto e la separazione

3- La relazione con l’altro, negoziazione e gestione di possibili conflitti

I volontari Aslti ogni giorno, in reparto, in navetta ma anche durante la raccolta fondi, devono gestire la relazione con l’altro, le emozioni che scaturiscono dall’incontro e l’impatto che hanno su ciascuno di loro. Essere empatici, sapere davvero ascoltare l’altro, comprendere il punto di vista proprio e altrui, diventano, allora, competenze fondamentali, elementi che ogni volontario deve gestire in maniera autonoma ed efficace.

La formazione permanente non è solo un momento formativo ma anche momento di condivisione e di scambio di vissuti e di esperienze tra pari, “palestra” sicura in cui sperimentare e sperimentarsi senza paura di essere giudicati ma nella piena libertĂ  di essere se stessi. La formazione offre la possibilitĂ  di scoprire l’altro volontario, sentirsi parte importante del gruppo, rinsaldare la propria motivazione, superare le crisi che ciclicamente ciascun volontario può attraversare.

La formazione permanente anche quest’anno si è conclusa con la festa di fine formazione, un momento ludico ma anche estremamente profondo in cui i 2 gruppi si sono riuniti e hanno presentato la loro riflessione sulle tematiche affrontate durante i tre incontri. Quest’anno, avendo trattato il tema della relazione con l’altro (altro come volontario, paziente, familiare, equipe medica e paramedica, operatori associazione, donatori e sostenitori) Ă¨ stata proposta una metafora in grado di raccontare il viaggio formativo; la metafora utilizzata è stata quella del ponte, ponte come relazione con l’altro, ponte che unisce e non separa. 

I volontari hanno messo in scena emozioni e potenti suggestioni che hanno coinvolto la platea lasciando a tutti grandi spunti di riflessione sul potere â€œcurativo” che ha la presenza e la vicinanza con l’altro, una cura che davvero diventa un prendersi cura al di lĂ  della malattia.

I volontari sono la forza, l’anima e il motore di ogni associazione di volontariato, una risorsa inestimabile su cui continuare a investire non solo per poter continuare a portare avanti importanti servizi che ricordiamo, vengono offerti nella totale gratuitĂ ,  ma anche per migliorare la qualitĂ  di vita dei volontari stessi e soprattutto per non perdere delle persone che con la loro unicitĂ  e professionalitĂ  offrono una qualitĂ  di presenza che diventa aiuto e fonte di grande orgoglio per tutti noi.